DOMANDE FREQUENTI
Il nostro team di esperti di lubrificazione risponde
Cos’è un olio motore?
Gli oli motore sono concepiti per lubrificare le diverse parti del tuo motore separandole e ungendo quelle in movimento, per ridurre l’attrito, per pulire, raffreddare e proteggere il motore, per favorire il risparmio di carburante ed in alcuni casi aiutare a proteggere il sistema di post-trattamento dei gas di scarico.
In altre parole, i moderni oli motore fanno molto più che solo lubrificare.
Puoi trovare tutte le proprietà dei nostri oli Xtreme chiaramente indicate sulle schede tecniche scaricabili dalla sezione PRODOTTI del nostro sito.
Di cosa è fatto un olio motore?
I lubrificanti sono un mix di oli base ed additivi. Questi componenti sono attentamente selezionati e sapientemente miscelati per far si che l’olio protegga il tuo motore.
Gli additivi possiedono proprietà disperdenti, detergenti, antiusura, modificatrici dell’attrito, antiossidanti e antischiuma. Inibiscono la corrosione, modificano il punto di scorrimento e la viscosità.
Gli oli possono essere a base minerale, sintetica o una combinazione di queste due:
- Gli oli minerali sono il risultato della raffinazione minerale non trattata (Gruppo I), scopri gli oli motore Xtreme minerali: SYNT & MINERAL; MONOGRADE e MonteCarlo,
- Gli oli semi-sintetici, a base sintetica o a tecnologia sintetica sono miscelati con oli di gruppo I e con prodotti di raffinazione minerale che hanno però subito un trattamento chimico detto hydrocracking (Gruppo III), come gli oli Xtreme sintetici, e MonteCarlo,
- Gli oli 100% sintetici sono oli totalmente prodotti con basi Gruppo III, vedi gli oli Xtreme 100% sintetici: 100% SYNT; 100% SYNT LOW SAPS, e MonteCarlo,
- Gli oli Premium sono oli con il 100% di molecole ottenute tramite un processo chimico di sintesi, come PAO (polialfaolefine) ed esteri (Gruppo IV e V), quali gli oli motore Xtreme PREMIUM e MonteCarlo.

Composizione Oli Motore
Un olio sintetico è effettivamente migliore di quello minerale?
SI! Gli oli sintetici proteggono meglio degli oli convenzionali a base minerale, soprattutto a temperature estreme.
Fluiscono meglio a basse temperature evitando perdite di performance quando l’olio è freddo e resistono meglio alle alte temperature.
I lubrificanti sintetici accentuano alcune proprietà (antiusura, anticorrosione etc…) e sono idonei per i motori più esigenti e performanti e per le condizioni estreme di temperature e pressione.
Gli oli sintetici hanno una vita media superiore a quella degli oli minerali: gli intervalli di cambio dei sintetici sono più lunghi degli intervalli di cambio dei lubrificanti tradizionali.
D’altro canto, gli oli sintetici hanno alcuni inconvenienti: non sono l’ideale per motori con chilometraggio elevato e costano più degli oli minerali anche se durano più a lungo (quindi il passaggio da un olio minerale ad un olio sintetico è più costoso ma ha un ritorno maggiore sul lungo termine).
Esiste un’alternativa ecologica?
Gli oli motore esausti possono essere trattati per rimuovere le tracce di contaminanti e impurità per essere rigenerati e ottenere cosi nuove basi lubrificanti che presentano le stesse caratteristiche degli oli provenienti dalla raffinazione del petrolio. È un processo complesso il cui risultato è un’alternativa ecologica alle basi vergini ed una diminuzione del fabbisogno di gregge importato.
Il procedimento di rigenerazione degli oli usati ha fatto enormi passi avanti nell’ultimo decennio. Il colore scuro ed il cattivo odore che un tempo caratterizzava gli oli rigenerati non si riscontra più nei prodotti ottenuti con le nuove tecniche. Al giorno d’oggi, si può reperire un prodotto perfettamente rigenerato e che contribuisce al benessere del pianeta.
L’Italia ad oggi è leader europeo nella raccolta degli oli usati: da noi il 98% del raccoglibile viene prelevato dal sistema CONOU, che avvia alla rigenerazione il 90% di questa quota. Nessuno fa di meglio: la Spagna, il paese più vicino ai record italiani, si ferma a 20 punti percentuali.
AxxonOil riconosce l’importanza della difesa dell’ambiente. Il nostro dipartimento di ricerca e sviluppo ha lavorato alla formulazione di una nuova generazione di additivi “green” partendo dagli oli esausti. Maggiori informazioni sul progetto NANOIL si possono trovare qui.
Quali lubrificanti sono più adatti per i cambi automatici più moderni?
Dalle prime trasmissioni automatiche a 2 o 3 marce si è arrivati, con l’evoluzione tecnologica, a sistemi molto più complessi. Alcuni modelli oggi montano cambi a 8 o 9 rapporti, evoluzione del 7G-Tronic, mentre l’industria guarda già ai 10 rapporti per una guida ancora più fluida ed efficiente.
La principale differenza tra i lubrificanti per trasmissioni automatiche a 7, 8 o 9 rapporti e quelli per cambi a rapporti più bassi riguarda principalmente le caratteristiche di viscosità e stabilità termica, oltre alla formulazione specifica richiesta dai sistemi a più marce.
Questi oli si distinguono per una viscosità più bassa, che migliora l’efficienza e riduce le perdite energetiche e per una maggiore resistenza termica, necessaria per affrontare le temperature elevate generate da questi cambi. Sono anche formulati per un controllo dell’attrito più preciso, che garantisce cambi marcia fluidi e senza vibrazioni. Inoltre, devono essere altamente compatibili con materiali e guarnizioni avanzate, rispondendo a specifiche molto rigide stabilite dai produttori. Al contrario, i fluidi per trasmissioni con meno rapporti sono generalmente più robusti e mirati alla protezione, con minori esigenze di precisione e stabilità termica.
AxxonOil ha sviluppato una gamma completa di fluidi per trasmissioni automatiche, dai classici Dexron II, III e VI fino ai moderni ATF 236.14 e 236.15, ATF 8 SPEED e ATF 9 ULV, senza tralasciare i DSG/DCT per trasmissioni a doppia frizione ed i CVT per trasmissioni a variazione continua. Puoi trovarli qui.
Quali sono le caratteristiche e le applicazioni dei refrigeranti G11, G12, G12++ e G13?
Il liquido antigelo, o liquido refrigerante, è essenziale per il corretto funzionamento del motore dell’auto, poiché regola la temperatura evitando sia il surriscaldamento sia il congelamento del sistema di raffreddamento, trasferendo il calore al radiatore. Inoltre, protegge le parti metalliche del motore dalla corrosione e dalla formazione di depositi.
Gli antigelo si distinguono principalmente per la loro composizione chimica e per le tecnologie utilizzate, che li rendono adatti a differenti esigenze e motorizzazioni.
Il G11, formulato con un inibitore a base di silicato, offre una protezione efficace per i motori in ghisa e alluminio, venendo impiegato soprattutto nei veicoli meno recenti.
I G12/G12+ utilizzano una tecnologia a base di acidi organici (OAT) e si caratterizzano per un’azione protettiva mirata contro la corrosione, mantenendo la stabilità del liquido nel tempo.
Il G12++ si basa su una tecnologia di acido organico silanizzato (Si-OAT) che ne amplia le possibilità d’impiego, anche in sistemi più sofisticati sia di veicoli trazione leggera che pesante.
Il G13, infine, rappresenta una formulazione a base di glicerina, sviluppata con un occhio di riguardo per la sostenibilità ambientale, e viene utilizzata su motori moderni, inclusi quelli ibridi, per garantire performance termiche affidabili e compatibilità con materiali più sensibili.
Ogni refrigerante è formulato per rispondere a specifici requisiti tecnici, in linea con le richieste dei diversi costruttori.
AxxonOil ha sviluppato una gamma completa di liquidi refrigeranti, che puoi trovare qui.
Quali differenze ci sono tra i saponi impiegati nella realizzazione dei nostri grassi?
Nella nostra gamma di grassi lubrificanti, utilizziamo diversi tipi di saponi, ognuno scelto per le sue specifiche proprietà e applicazioni.
Il sapone di litio, il più diffuso, offre resistenza alle temperature elevate e all’acqua ed è ideale per molte applicazioni automobilistiche.
Il sapone di calcio, invece, è particolarmente adatto per ambienti con elevata umidità, grazie alla sua capacità di mantenere le prestazioni in tali condizioni. AxxonOil propone grassi al calcio nei colori verde, giallo e rosso.
Il sapone di litio complesso si distingue per l’elevata stabilità termica e meccanica ed è adatto ad applicazioni che richiedono alte prestazioni anche in presenza di sollecitazioni estreme. I grassi al litio complesso in commercio hanno tipicamente una colorazione blu.
Inoltre, il solfonato di calcio complesso, di colore bianco, garantisce protezione contro l’acqua e le alte temperature ed è impiegato in ambienti gravosi, come nell’industria pesante o nei veicoli da lavoro e nella marina.
Nei grassi è poi possibile utilizzare additivi solidi come il bisolfuro di molibdeno (MoS2), generalmente combinato con saponi di litio, per offrire una maggior resistenza all’usura e migliorare le prestazioni dei motori per carichi pesanti in condizioni gravose come le alte temperature. Il MoS2, che dà al grasso un colore nero, ne aumenta la stabilità termica e la resistenza all’ossidazione.
Ogni tipo di sapone nella nostra gamma è scelto per soddisfare le diverse esigenze di protezione e per offrire affidabilità e durata nel tempo.
Qui puoi trovare ’elenco completo dei nostri grassi.
Cosa indica il grado di viscosità SAE?
La viscosità descrive la frizione interna dei fluidi ed indica le loro caratteristiche a basse ed alte temperature. Il grado di viscosità degli oli motore viene definito dallo standard SAE J300 (Society of Automotive Engineers).
È composto da un numero seguito dalla lettera W (che sta per Winter, inverno in inglese) e da un altro numero. Il primo numero indica la viscosità a bassa temperatura mentre il numero che segue la W rappresenta la viscosità ad alta temperatura: maggiore la viscosità a caldo, maggiore il carico che l’olio può sopportare ad alte temperature.
La maggior parte degli oli motore oggi in commercio è di tipo multigrado, progettati per garantire una lubrificazione efficace anche a basse temperature, proteggendo così tutti i componenti meccanici che, in assenza di lubrificazione, subirebbero gravi danni. Esistono anche oli monogrado, ma si tratta di prodotti di concezione più datata, come gli oli minerali, oppure destinati a usi specifici, ad esempio per le sospensioni.
Gradazione SAE per oli motore consigliate in rapporto alle temperature esterne:
Cosa indica il livello SAPS?
Il livello SAPS caratterizza la presenza di ceneri solfatate, fosforo e zolfo negli oli motore per motori a benzina e diesel di vetture e piccoli veicoli commerciali:
-
- Low SAPS – basso livello di ceneri solfatate (‹0,5%), fosforo (≤ 0,09%) e zolfo (‹0,2%) – ,
- Mid SAPS – livello limitato di ceneri solfatate (‹0,8%), fosforo (0,07 – 0,09%) e zolfo (‹0,3%) –scopri i prodotti specifici Xtreme 100% SYNT MID & LOW SAPS,
- Full SAPS – Alto livello di ceneri solfatate (≤ 1,6%), nessun limite specifico per fosforo e zinco. Questo tipo di olio non è raccomandato per veicoli con filtri antiparticolato (FAP/DPF) o sistemi di post-trattamento.
ACEA | Full SAPS | Mid SAPS | Low SAPS | Fuel Economy |
A3/B4 | ✓ | |||
A5/B5 | ✓ | ✓ | ||
A7/B7 | ✓ | ✓ | ||
C2 | ✓ | ✓ | ||
C3 | ✓ | |||
C4 | ✓ | |||
C5 | ✓ | ✓ | ||
C6 | ✓ | ✓ | ||
C7 | ✓ | ✓ |
ACEA | Full SAPS | Mid SAPS | Low SAPS | Standard Drain | Long Drain |
E4 | ✓ | ✓ | |||
E6 – 16/E8 – 24 | ✓ | ✓ | |||
E7 | ✓ | ✓ | |||
E9 – 16/E11 – 24 | ✓ | ✓ | |||
F01 | ✓ | ✓ |
Cosa indica la specifica API?
La classificazione API (American Petroleum Institute) indica i requisiti qualitativi che un olio motore o trasmissione deve soddisfare negli Stati Uniti.
Le categorie API attuali si suddividono nella serie S (SP, SN, SM…) per i motori a benzina mentre la lettera C seguita da un’altra lettera e/o un altro numero (CK-4, CJ-4, CI-4…) indica che quello specifico olio è idoneo per i motori diesel.
La seconda lettera delle sequenze S e C cresce alfabeticamente: più ci spostiamo avanti nell’alfabeto, più la specifica si riferisce ad un olio di recente tecnologia e qualità.
Ad esempio, uno olio SN è superiore ad un olio SM per diversi parametri di performance, cosi come un olio SM è superiore ad un olio SL e così via.
API SN PLUS è una recente specifica standard per oli motore, sviluppata appositamente per i motori turbo benzina a iniezione diretta (TGDI), con l’obiettivo di offrire protezione contro il fenomeno della ‘pre-accensione a bassa velocità’ (LSPI).
API SP-RC e SN-RC (Resource Conserving) indicano un’ulteriore ottimizzazione per il risparmio di carburante rispetto alle classificazioni standard API SP e SN.
Alla fine del testo, aggiungere il seguente paragrafo:
API SN PLUS è una recente specifica standard per oli motore, sviluppata appositamente per i motori turbo benzina a iniezione diretta (TGDI), con l’obiettivo di offrire protezione contro il fenomeno della ‘pre-accensione a bassa velocità’ (LSPI).
API SP-RC e SN-RC (Resource Conserving) indicano un’ulteriore ottimizzazione per il risparmio di carburante rispetto alle classificazioni standard API SP e SN.
Cosa indica la specifica ACEA?
Poiché le condizioni di utilizzo e le caratteristiche fondamentali dei motori differiscono tra Europa ed America, l’ACEA (Associazione di Costruttori Europei di Automobili) ha introdotto un proprio metodo di classificazione negli anni 90. Benché basata sulle classi API, le sequenze ACEA si focalizzano maggiormente sui requisiti dei lubrificanti per motori costruiti in Europa e sugli standard EURO per le emissioni.
Tenuto conto degli aggiornamenti introdotti da ACEA nel 2023 per veicoli trazione leggera e da ACEA nel 2024 per motori diesel per trazione pesante, si utilizzano le seguenti categorie:
- A (A3, A5, A7) per i lubrificanti per motori benzina high SAPS,
- B (B4, B5, B7) per quelli per motori diesel senza filtro antiparticolato,
- C (C2, C3, C4, C5, C6, C7) per oli destinati ai motori benzina e diesel con dispositivi di post-trattamento del gas di scarico a livelli bassi e contenuto limitato di ceneri (LOW SAPS e MID SAPS).
- E (E4, E8, E7, E11, F01) per oli destinati a motori diesel per trazione pesante, dove E4 ed E7 corrispondono ad un contenuto di ceneri solfatate ≤ 2,0 % ed E8, E11, F01 ad un contenuto ≤ 1,0 %. (Le specifiche E8 e E11 hanno sostituito le specifiche E6 e E9 previste dalla versione ACEA del 2016).
Esistono altre classificazioni per gli oli?
SI! Oltre alle specifiche API ed ACEA, gli standard di classificazione più comuni per i lubrificanti sono:
- MIL-L (United States Army Standard),
- DIN (Deutsches Institut fur Normung e.V),
- ISO (International Standard Organisation),
- NLGI (National Lubricating Grease Institute) per i grassi, scopri i grassi Xtreme e MonteCarlo,
- JASO (Japanese Automobile Standards Organisation) utilizzato per motori moto 2 e 4 tempi, vedi gli oli 2T e 4T delle linee Xtreme e MonteCarlo,
- MERCON, per gli oli trasmissioni automatiche ATFs, vedi i fluidi per trasmissioni Xtreme e MonteCarlo,
- DEXRON (General Motors original ATF for automatic transmissions).
Cosa sono le specifiche dei costruttori?
In aggiunta alle specifiche API ed ACEA, ogni singolo costruttore può, in base a proprie esigenze tecniche, richiedere livelli di prestazione del lubrificante più restrittivi e quindi emettere specifiche proprie. In gergo tecnico, questi costruttori vengono chiamati OEM (Original Equipment Manufacturers), letteralmente in inglese “produttori di apparecchiature originali”.
Il processo di approvazione di un olio per una singola specifica OEM è lungo, complesso e costoso. Per questi motivi, solo alcuni produttori di lubrificanti decidono di procedere con l’omologazione di uno o più degli oli che producono.
Se il lubrificante soddisfa i requisiti testati dal produttore di veicoli, quello specifico olio è approvato per un determinato lasso di tempo.
Le approvals più comuni per i veicoli trazione leggera sono Mercedes-Benz, Volkswagen, BMW, Ford, General Motors, Peugeot and Porsche. Dopo la vendita di Opel da parte di GM al Gruppo PSA nel 2017, sono state introdotte nuove specifiche per i veicoli. Dal 1° settembre 2022 infatti è stata lanciata la nuova generazione di oli, in cui le specifiche Dexos 1/Dexos D e Dexos 1 Gen 2, Dexos 2 sono state sostituite dalla specifica Opel OV0401547 che copre diverse classi di viscosità e diversi requisiti HTHS: 0W-xx / 5W-xx / xxW-20, 30 e 40 con valori HTHS >2,6, >2,9 e >3,5. Vedi gli oli di motore per trazione leggera delle linee Xtreme e MonteCarlo
Le principali omologazioni per i veicoli commerciali trazione pesante sono Mercedes- Benz, MAN, Volvo, Renault, Scania e MTU. Nel dicembre 2021, Daimler AG ha subìto una scissione in due divisioni distinte: Mercedes-Benz Group AG, focalizzata sulla produzione di automobili e veicoli commerciali leggeri e Daimler Truck Holding AG, dedicata alla produzione di veicoli commerciali pesanti.
Di conseguenza, sono state introdotte specifiche tecniche separate per ciascuna delle nuove divisioni.
A partire da novembre 2024, gli aggiornamenti nella nomenclatura delle specifiche obbligatorie riguardano esclusivamente gli oli motore per trazione pesante e i fluidi per trasmissioni, mentre le specifiche per la trazione leggera restano invariate.
Ad esempio, la specifica MB 228.3 per motori diesel destinati alla trazione pesante è stata sostituita dalla nuova sigla DTFR 15B110.
Vedi gli oli per trazione pesante delle linee Xtreme e MonteCarlo
Come scegliere l’olio più adatto alla mia auto?
Innanzitutto, un costruttore di veicoli non può imporre l’utilizzo di oli lubrificanti di uno specifico produttore o marca, puoi sempre scegliere gli oli Xtreme equivalenti a quelli indicati.
Quello che un costruttore di veicoli invece fa è fornire delle linee guida sulle specifiche dell’olio che devi usare, ad eccezione della sua viscosità. Puoi trovare queste informazioni sul libretto di manutenzione del tuo veicolo.
Se trovi le stesse specifiche stampate sull’etichette dell’olio, allora quell’olio fa al caso tuo.
Ciò nonostante, potresti voler scegliere un olio ancora più performante.
Difatti la scelta dell’olio corretto dipende anche da:
- Il tipo di veicolo: auto performanti richiedono oli di qualità superiore,
- L’età del veicolo: ci si aspetta molto dai motori più moderni come performance elevata combinata con risparmio di carburante. Oli tecnicamente avanzati sono sviluppati per essere al passo con i tempi,
- L’ambiente di guida: la guida in autostrada cosi come quella nel traffico (con frequenti frenate e ripartite) richiedono oli migliori per proteggere il tuo motore.
Per trovare l’olio giusto per te, usa il nostro motore di ricerca semplice e veloce.
Posso mischiare olio minerale ed olio sintetico?
SI! La miscibilità di diversi tipi di olio motore è possibile per permettere il rabbocco in qualsiasi momento. Ciò nonostante, in base al tipo di olio aggiunto, la qualità e le proprietà dell’olio preesistente verranno modificate.
Gli oli per motori diesel sono diversi dagli oli per motori a benzina?
NO! I tempi in cui vi erano lubrificanti speciali per motori diesel sono finiti. Gli oli motore moderni possono essere utilizzati sia in vetture diesel che benzina. Quello che è rilevante nella scelta del lubrificante, sono le specifiche e approvals richieste dal costruttore del tuo veicolo. Se la medesima specifica è indicata sull’etichetta del flacone di olio, quest’olio può essere usato in quello specifico motore, che questo sia diesel o benzina. Scopri qui come leggere le etichette dei prodotti Xtreme.
Quali lubrificanti si usano nei veicoli ibridi?
Un motore ibrido combina un motore a combustione interna con uno o più motori elettrici, ottimizzando consumi ed emissioni alternando o combinando le due fonti di energia in base alle condizioni di guida.
Il motore elettrico è ideale nelle partenze e nel traffico urbano, mentre quello termico entra in azione a velocità più elevate o su lunghe percorrenze.
I veicoli ibridi richiedono attenzioni particolari, anche nella scelta dell’olio motore.
Per garantire prestazioni elevate e mantenere bassi i livelli di emissioni, è fondamentale utilizzare un lubrificante capace di proteggere efficacemente il motore e di resistere al degrado nel tempo, anche in condizioni particolari come frequenti avviamenti a freddo o lunghi periodi senza accensione.
Inoltre, è fondamentale che l’olio abbia una viscosità sufficientemente bassa da favorire l’efficienza energetica del sistema.
Per questo motivo, vengono solitamente richieste gradazioni SAE 0W16, 0W20 o 5W20 con specifiche API SN RC, SP o SN+.
AxxonOil ha sviluppato diversi prodotti specifici adatti ai motori ibridi di ultima generazione, che puoi trovare qui
Quali lubrificanti si usano nei veicoli elettrici?
I veicoli elettrici sono alimentati esclusivamente da batterie ricaricabili e motori a zero emissioni, senza l’uso di carburanti fossili.
In più, oltre ad una guida silenziosa, in alcuni casi possono garantire costi di esercizio ridotti.
Le auto elettriche, per loro natura costruttiva, richiedono lubrificanti formulati in modo completamente diverso rispetto ai motori tradizionali.
Questi veicoli utilizzano infatti fluidi per le trasmissioni EV a bagno d’olio o con motore a secco, liquidi antigelo, grassi e lubrificanti progettati per garantire un’elevata protezione contro usura e corrosione, contribuire alla dissipazione del calore e garantire un funzionamento sicuro anche a contatto con componenti elettrici.
È fondamentale che questi fluidi siano compatibili con materiali sensibili come rame e polimeri, abbiano proprietà dielettriche per prevenire cortocircuiti e siano in grado di separare efficacemente l’acqua per evitare rischi legati alla conduzione elettrica.
AxxonOil propone un lubrificante con gradazione SAE 0W12, 100% sintetico e che garantisce un ottimo controllo del calore, sviluppato per i più recenti motori a benzina di veicoli elettrici ibridi (HEV), inclusi quelli plug-in (PHEV), e veicoli elettrici con Range Extender (EREV).
Il colore dell’olio è indicativo della sua qualità?
Il colore dell’olio di per sé non fornisce conclusioni univoche sulla qualità ed età del tuo lubrificante. Vi sono degli additivi chimici che modificano il colore ambra naturale dell’olio e lo fanno apparire più scuro, anche per gli oli nuovi.
D’altro canto, può succedere che l’olio diventi scuro subito dopo aver effettuato il cambio. La fuliggine che si deposita nei circuiti dell’olio (soprattutto nei motori diesel ma anche in quelli a benzina) può scurire l’olio dopo i primi giri di motore. Non c’è alcun motivo di agitazione, poiché questo indica solo che l’olio sta facendo il suo dovere: sta pulendo il tuo motore! Raccoglie i depositi dal motore e li trasporta fino al filtro dell’olio.
Quanto tempo dura un olio lubrificante?
La durata standard degli oli in contenitori piccoli è di 5 anni, a condizione che il flacone sia sigillato, conservato in un luogo asciutto, con temperature comprese tra + 5 °C e + 30 °C e lontano da fonti di calore come la luce diretta del sole.
Tutti i prodotti Xtreme e MonteCarlo sono chiusi con tappi dotati di termosigillo per una maggiore sicurezza e durata.
Perché cambiare l’olio è importante?
Dovresti cambiare il tuo olio ed il filtro entro il periodo di intervallo di cambio indicato dal produttore del tuo veicolo. Questi intervalli vengono stabiliti in base alla distanza percorsa o al tempo.
Cambiare l’olio regolarmente fornisce la miglior protezione per tutte le componenti del tuo motore.
Non cambiare il tuo olio su base regolare può ridurre significativamente il livello di protezione fornito contro l’usura del motore. L’olio motore funge da riserva per tutti i tipi di sottoprodotti che si formano quando il combustibile brucia, tra cui fuliggine, fango, acqua e materiale acido, nonché combustibile incombusto e parzialmente bruciato. Allo stesso tempo, lo stress applicato all’olio durante il funzionamento del motore riduce gradualmente i componenti che determinano le prestazioni dell’olio. Sostituire l’olio su base regolare assicura che il giusto equilibrio di componenti sia presente nell’olio.
Rimuove anche i materiali di scarto che altrimenti potrebbero causare una maggiore formazione di depositi, corrosione dei componenti metallici e maggiore usura.
Se continui semplicemente a rabboccare il tuo olio, metti più stress sull’olio vecchio che è rimasto nel motore. Questo problema è peggiorato negli ultimi anni in quanto i motori più moderni ora funzionano con circa il 25% in meno di olio in vasca.
Cosa fare dell’olio esausto?
L’olio usato può inquinare l’ambiente e non dovrebbe mai essere versato negli scarichi urbani. In molti paesi, questo rappresenta un reato. Se gettati in acqua, 5kg di olio usato (circa la quantità presente nel motore della tua auto) inquinano una superficie grande quanto un campo di calcio.
Porta il tuo olio esausto presso i centri di raccolta ufficiali o chiedi alle autorità locali.
- indossa guanti impermeabili di protezione,
- dopo aver svuotato il tuo serbatoio dell’olio, versa l’olio esausto in un contenitore pulito e chiuso ermeticamente. Molti dei contenitori che hai già in casa andranno bene, puoi anche usare il flacone originale dell’olio,
- apponi un’etichetta sul flacone in modo che sia chiaro che contiene olio esausto e tienilo fuori dalla portata di bambini ed animali,
- porta il contenitore presso il centro di raccolta a te più vicino.
Se il cambio dell’olio viene effettuato da un meccanico, il problema non si pone perché si occuperà lui dello smaltimento. Ma se l’olio viene cambiato autonomamente, lo smaltimento può diventare un problema. A differenza di quanto avviene ad esempio con le batterie o gli pneumatici, non è possibile portare l’olio usato presso un qualsiasi benzinaio o meccanico. Questi professionisti possono ritirarlo soltanto se hanno venduto l’olio nuovo. Dunque, se hai fatto il cambio olio da solo, l’olio esausto va portato nei centri per lo smaltimento dove è possibile smaltirlo senza alcun costo.
Per individuare il centro a te più vicino, contatta il servizio rifiuti del tuo Comune. Una legge del 2008 impone a tutti i Comuni di attrezzarsi in tal senso. In alternativa, puoi contattare il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (CONOU) al numero verde 800.863.048 o su conou.it che indicherà il punto di raccolta più vicina alla tua abitazione.
In qualsiasi modo si smaltiscano gli oli usati, non verranno richieste somme di denaro. Difatti, i costi dello smaltimento sono coperti da un contributo pagato dal produttore di olio su ogni singolo kg di lubrificante immesso in commercio in Italia.
È bene infine ricordare che l’olio esausto, dopo aver subito un idoneo processo di rigenerazione, può essere in parte rimesso in commercio, diventando così una risorsa eco-sostenibile. Al contrario, se smaltito in maniera scorretta, può diventare un pericolo per l’ambiente e per la salute dei cittadini stessi.